LE FOTO VIAGGIANO SUI DRONI!

La fotografia passando per nuovi trend ed intuizioni nostalgiche.

Fissare i ricordi…immortalare un momento, un’emozione, un angolo di mondo a cui regaliamo un po’ di noi stessi…su di un foglio, attraverso uno strumento musicale…una fotografia!

Un bisogno che ha impegnato le menti visionarie dai tempi più remoti.

Così partendo dalla famosa camera oscura leonardiana, Oculus Artificialis, come la chiama lo stesso Leonardo Da Vinci mentre studia la riflessione della luce sulle superfici sferiche,

si arriva, attorno al lontano 1826 alle fortunate intuizioni di Joseph Nicéphore Niépce, ricercatore appartenente all’alta borghesia francese, il quale riesce per la prima volta a fissare su una lastra di stagno un’immagine ripresa con l’ausilio di una camera oscura:

“La cour du domaine du Gras” (Vista dalla finestra a Le Gras).

Lo scatto di questa prima fotografia richiede addirittura un impegno di otto ore!

E questo non per una particolare propensione nel ricercare angolature perfette, luminosità che diano un tocco romantico in più e quant’altro…ma proprio per le nuovissime ma al contempo molto limitate, possibilità tecniche dell’epoca!

Sarebbe oggi inimmaginabile concepire tempi del genere per uno scatto!

Si… perché passando per reflex, rullini, flash interni ed esterni, carta fotografica…siamo arrivati alla fotografia digitale!

Tutto è improvvisamente cambiato!

Così tra selfie e foto amatoriali scattate con lo smartphone, anche i professionisti si sono adattati alle nuove strumentazioni disponibili e ad un pubblico sempre più eterogeneo che passa anche attraverso i social network.

Ogni evento, viaggio, incontro, aperitivo, richiede un numero spropositato di foto da postare e mostrare al mondo!

Gli Influencer, soprattutto, sono ormai tra i più abili ad utilizzare applicazioni, filtri, cornici ed abbellimenti vari, che perfezionino le immagini a regola d’arte!

Fotografia realistica, foto still life, lifestyle, fotografia food…sono i nuovi trend di questa trasformazione.

In più c’è chi le foto le fa con… i droni!

Sicuramente questi ultimi consentono una svolta nella realizzazione di scatti panoramici, perché permettono di fruire di un punto di vista che sarebbe difficilmente raggiungibile in condizioni normali.

Si pensi che prima dell’utilizzo dei droni i fotografi interessati a catturare immagini dall’alto, dovevano sostenere ingenti costi per il noleggio di elicotteri e per teleobiettivi adatti.

I più interessati potranno avere una sorprendente dimostrazione di cosa sia possibile fare con questa nuova tecnica sul sito del SIPA, Siena International Photo Awards, quest’anno giunto alla settima edizione.

“Un approccio finalizzato a far maturare una sensibilizzazione verso una cultura improntata principalmente a sostenere la comprensione dei luoghi delle popolazioni e della gente”

è un po’ la Mission del suddetto contest e molti non hanno tardato a manifestare un’entusiastica approvazione!

Curiosando tra le categorie quali: viaggi e avventure; animali nel loro ambiente naturale; sport in azione, architettura e spazi urbani e altro…desta particolare attenzione quella relativa a “Vita durante il covid-19″, che darà l’opportunità alla visione creativa degli artisti, di regalare al pubblico scatti di certo molto emozionanti.

Per i più nostalgici invece, degno di nota è il percorso all’inverso di Gianni Cusumano, 36 anni, che ha creato a Castelbuono, sulle Madonie (nel palermitano) un laboratorio fotografico che impone un balzo nel passato di almeno 160 anni.

Cusumano, per realizzare le sue immagini, utilizza il “collodio umido”, tecnica che si rifà al periodo tra il 1850 e il 1880, poi sostituita da procedimenti più semplici e moderni.

La sua bottega, gioiello prezioso di una tradizione che diventa anch’essa innovazione, diviene così sede di workshop tenuti da Mark Osterman e France Scully in collaborazione con il George Eastman Museum di New York.

In ogni modo, qualsiasi sia la tecnica utilizzata, la fotografia rimarrà sempre vettore di un punto di vista, di un guizzo di genialità, di un istante di pietà, di meravigliosa eccitazione dinanzi al mondo ed ai suoi abitanti…in ogni modo avrà reso possibile assicurare ai posteri un momento di storia.

Articolo di Monia Strazzeri.

Foto di StockSnap liberamente tratta da Pixabay