Competere.Eu: il meccanismo milestone e la sua importanza nel PNRR

Arleo (Competere.Eu): “Necessaria una profonda riforma delle procedure di allocazione dei fondi pubblici”

“Per cogliere tutte le opportunità di NextGenEU si rende sempre più necessaria una profonda riforma delle procedure di allocazione dei fondi pubblici, al fine di evitare cattive prassi che abbiamo visto negli ultimi decenni.” Lo dichiara il coordinatore dell’Osservatorio Next Generation sul Recovery Fund Giuseppe Arleo del think tank Competere.Eu.

“E’ necessaria una riforma che parta da sburocratizzazione e semplificazione, facendo anche uso del meccanismo delle autocertificazioni, coinvolgendo le imprese e gli attori economici in un processo improntato a una pervasiva opera di digitalizzazione. Al centro dovrà esserci una piattaforma unica, tramite la quale la Pubblica Amministrazione possa effettuare i controlli step by step necessari in fase di erogazione. Ma la riforma non potrà non interessare anche il codice appalti, che va modificato senza tuttavia mai perdere di vista il profilo legale e di giustizia, da rispettare a prescindere da qualsiasi opportunità economica, e che ne è anzi garanzia di successo.”

“Si rende altresì necessaria, a monte, una definizione di ruoli e di competenze tra i vari Enti Pubblici, a partire dai Ministeri per finire ai Comuni, tutti coinvolti in prima linea per le loro esclusive prerogative, superando meccanismi che andavano finora a duplicare i processi decisionali, rallentando in maniera marcata la corretta gestione dei fondi pubblici. Quella del Pnrr, insomma, è una grande opportunità allo stato potenziale, che solo un radicale cambiamento di governance e procedure potrà tramutare in realtà fattuale.”

“La Commissione Ue – spiega Arleo ha pubblicato linee guida per aiutare gli Stati membri nella stesura dei piani. In esse, viene suggerito un template diviso in 4 parti: la prima contiene una descrizione di come il piano aderisce agli obiettivi definiti dal Regolamento e alle priorità del Semestre Europeo; la seconda contiene la descrizione degli investimenti e delle riforme; la terza l’implementazione del Piano, compresa la sua governance, e il coordinamento con altri programmi UE; la quarta l’impatto atteso del Piano. Secondo diverse cronache dei principali media, sarebbero state proprio l’incompletezza e l’approssimazione delle informazioni contenute nella bozza prodotta dal precedente Governo uno dei fattori decisivi per la sua caduta, seguita dall’incarico all’ex Governatore della Banca Centrale Europea. La struttura del nuovo Recovery presentato dal Governo di Mario Draghi è molto più schematica, puntuale e chiara, anche se i tempi strettissimi avuti a disposizione probabilmente non hanno superato per intero lacune e qualche omissione del vecchio documento.”

“Il PNRR, oltre a illustrare nel dettaglio progetti e obiettivi, definisce i tempi di esecuzione e realizzazione di investimenti e riforme. Target e milestone da cui dipende l’effettiva erogazione delle risorse. Una volta avuto accesso al 13% di anticipo sui fondi, le erogazioni successive saranno condizionate infatti al raggiungimento delle milestones previste nel Piano. Le erogazioni saranno richieste su base semestrale alla Commissione Europea, che ha 2 mesi di tempo per valutare la milestone, sentito il parere del CEF (Comitato Economico e Finanziario), e autorizzare il pagamento. Una ulteriore criticità da superare è costituita dall’Emergency brake, ovvero il “freno di emergenza”, che gli Stati membri potrebbero utilizzare, chiedendo approfondimenti sugli interventi in essere, da esaminare entro 3 mesi al Consiglio europeo. In caso di ritardi e incongruità, si può giungere addirittura alla sospensione del programma se per 3 trimestri consecutivi, quindi 18 mesi, non dovessero esserci progressi nella prosecuzione di spesa.”

“La valutazione delle performance di utilizzo – conclude Arleo in base agli obiettivi intermedi, le milestone o ‘punti di controllo’, determina quindi il rischio costante di incagliarsi a causa di una gestione non puntuale del Piano. Il fatto che questo tipo di inconveniente abbia caratterizzato negli anni la gestione dei fondi europei in Italia fa capire quanta importanza abbia la rigorosa tempistica concepita con le “milestone”. Si tratterà di superare ogni volta una fase molto importante e critica, che, sulla base di una valutazione della gestione dei fondi ottenuti, ne condizionerà l’ulteriore erogazione.”

Fonte immagine: Comunicato Stampa Competere.Eu

Michele Mattei

Nato a Tivoli nel 1994, dopo il diploma di maturità scientifica si è laureato in Comunicazione Pubblica e d’Impresa e in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo presso la facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Appassionato di storia e di sostenibilità, attualmente scrive articoli per diverse testate e si occupa di volontariato con il Servizio Civile Nazionale in ambito sociale, culturale e ambientale.