CIE: per i residenti all’estero va integrata

Il Garante privacy si pronuncia in merito alla CIE ed evidenzia la necessità di integrazione del documento per i residenti all’estero

Sì condizionato del Garante privacy sullo schema di decreto direttoriale con il quale il Ministero dell’interno approva il documento che disciplina le modalità organizzative e tecniche per il rilascio della Carta di identità elettronica (CIE) ai cittadini italiani residenti all’estero.

Con riferimento al rilascio della CIE a un cittadino minore di 14 anni, il documento prevede che sia richiesto “ai suoi accompagnatori (padre e madre) se intendono stampare sul retro della Carta il nome e cognome del padre o della madre o di un tutore”. Tale locuzione, che identifica esclusivamente nel “padre” e nella “madre” i soggetti esercenti la responsabilità genitoriale, evidenzia il mancato adeguamento a quanto previsto dall’Autorità con il parere del 25 marzo 2021 (doc. web n. 9677947). Già in quell’occasione infatti l’Autorità aveva chiesto al Ministero di aggiungere sulla CIE dei cittadini residenti in Italia la nozione di “genitore” nella composizione “padre/genitore” o “madre/genitore”.

La corretta rappresentazione del ruolo svolto dal soggetto richiedente l’emissione della CIE per il minore – afferma il Garante – è infatti funzionale all’osservanza del principio di esattezza dei dati del Regolamento europeo, in relazione ai casi in cui i soggetti esercenti la responsabilità genitoriale non siano esattamente riconducibili alla figura paterna o materna (ad es., minore affidato non al padre e alla madre biologici ma a coloro i quali esercitino la responsabilità genitoriale a seguito di trascrizione di atto di nascita formato all’estero, sentenza di adozione in casi particolari o riconoscimento di provvedimento di adozione pronunciato all’estero).

Il Garante, quindi, ha espresso parere favorevole a condizione che le persistenti criticità rilevate siano risolte nel documento tecnico, aggiungendo alla locuzione già presente di “padre” e “madre, quella di “genitore” nella composizione: “padre/ genitore e madre/genitore”. 

Per quanto riguarda invece l’intera procedura, che si basa sull’infrastruttura e su soluzioni tecniche già utilizzate validamente per il rilascio ordinario della CIE, l’Autorità non ha ritenuto necessario indicare ulteriori misure.

Fonte Immagine: Comunicato Stampa Garante Privacy

Michele Mattei

Nato a Tivoli nel 1994, dopo il diploma di maturità scientifica si è laureato in Comunicazione Pubblica e d’Impresa e in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo presso la facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Appassionato di storia e di sostenibilità, attualmente scrive articoli per diverse testate e si occupa di volontariato con il Servizio Civile Nazionale in ambito sociale, culturale e ambientale.