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Prevenzione cardiovascolare e approccio olistico: l’intervento del dott. L’Angiocola alla tavola rotonda “Osserva Salute” di Bruxelles

Prevenzione cardiovascolare e approccio olistico: l’intervento del dott. L’Angiocola alla tavola rotonda “Osserva Salute” di Bruxelles

Il 4 febbraio 2025, a Bruxelles, si è tenuta la tavola rotonda “Osserva Salute”, un evento dedicato all’innovazione nella prevenzione cardiovascolare. Tra gli interventi di maggior rilievo, quello del dott. Paolo Diego L’Angiocola ha suscitato particolare interesse grazie al suo approccio multidisciplinare e olistico alla cardiologia, fondato sui principi della Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) e del Neuro-Beneficial-Programming (NBP).

Nel suo intervento, il dott. L’Angiocola ha sottolineato l’importanza di un cambio di paradigma nella prevenzione cardiovascolare, passando da un modello puramente patologico a una visione più ampia, incentrata sulla persona. Ha evidenziato come la corretta concettualizzazione e verbalizzazione dei problemi di salute possano favorire un “rimodellamento neuropsicologico” utile al benessere complessivo del paziente. Secondo il cardiologo, fattori di rischio come ipertensione, diabete, fumo e sedentarietà devono essere affrontati con un approccio integrato che consideri non solo gli aspetti biologici, ma anche quelli psicologici e ambientali.

Uno degli elementi chiave dell’intervento è stato l’approfondimento sul NBP, un metodo che combina elementi di Programmazione Neurolinguistica, Yoga, Teosofia, Psicologia classica e Analisi corporea, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari. Il dott. L’Angiocola ha evidenziato come tecniche di mindfulness e meditazione possano influenzare positivamente la corteccia cerebrale, riducendo lo stress e modulando la risposta neuroendocrina del corpo.

Nel corso della tavola rotonda, ha inoltre evidenziato il valore dell’umanizzazione delle cure, sottolineando la necessità di formare gli operatori sanitari affinché possano integrare questi strumenti nelle loro pratiche cliniche. La combinazione tra scienza e approcci olistici, ha spiegato, non deve essere vista come un’alternativa alla medicina tradizionale, ma come una sua evoluzione, capace di coniugare evidenze scientifiche con una visione più ampia della salute.

Il suo messaggio finale è stato chiaro: la prevenzione cardiovascolare non può limitarsi a trattare i sintomi, ma deve coinvolgere la persona nella sua interezza, promuovendo consapevolezza, conoscenza e un rinnovato equilibrio tra mente e corpo.

Redazione