Cnel: i lavori della Consulta sicurezza
La Consulta per la Sicurezza stradale e la mobilità sostenibile del Cnel sta portando avanti delle politiche volte ad incrementare la sicurezza stradale su molteplici piani. Riconoscendo la sicurezza come diritto umano fondamentale, fondamentale è il ruolo della persona intesa sia in senso attivo che passivo.
In senso attivo, come conducente di veicoli, la Consulta, partendo sempre dall’analisi dei dati forniti sia dall’Istat che da Isfort, promuove politiche di educazione stradale, compresa l’attenzione posta ai corsi di guida sicura, per ridurre il più possibile l’errore umano che è spesso causa di incidenti anche molto gravi. Occorre incentivare un sistema di sicurezza che coinvolga i vari aspetti della mobilità, strade, veicoli, regole e servizi di emergenza, che aiutino a ridurre al minimo l’errore umano. In questa ottica è interessante anche considerare e sostenere le innovazioni tecnologiche per i veicoli, come per esempio le vetture a guida autonoma, considerando senza pregiudizi i pro e i contro di quanto la tecnologia oggi offre al mercato dell’automobile.
La centralità della persona nella considerazione della Consulta si esplicita anche nell’attenzione posta alla prioritaria protezione degli utenti “deboli” o vulnerabili: pedoni, ciclisti, bambini, anziani. Per essi è necessario incentivare politiche ad hoc, che tengano conto delle peculiarità di questa categoria che sempre di più è vittima dell’incremento del traffico, specie nelle grandi città.
Importante è anche promuovere la rapida adozione della patente digitale UE e rafforzare la formazione dei neopatentati, categoria ad alto rischio di incidentalità, stante quanto riportano i dati italiani ed europei. A tal proposito, infine, è anche necessario migliorare la raccolta e la condivisione e l’uso dei dati sull’incidentalità nei vari paesi dell’Unione, promuovendo degli standard per una maggiore facilità di condivisione.
