Biz Digital SPQR Daily Notizie Romane Osserva Salute Fab TV

Concluso Eurovisioni XXXVIII – Quale sovranità digitale per l’Europa audiovisiva?

Concluso Eurovisioni XXXVIII – Quale sovranità digitale per l’Europa audiovisiva?

Si è conclusa a Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia a Roma, la trentottesima edizione di Eurovisioni, festival internazionale del cinema e della televisione, che quest’anno ha ottenuto il riconoscimento di manifestazione ufficiale delle celebrazioni per il ventennale della Convenzione UNESCO del 2005 sulla diversità culturale, con il patrocinio dell’UNESCO stesso.

La manifestazione, organizzata da Eurovisioni in collaborazione con AGCOM e Institut Français Italia, con il sostegno di EutelsatRAI e numerosi altri enti italiani ed europei, si è articolata in due giornate di dibattiti ad alta intensità politica e culturale.

Giovedì 20 novembre, giornata italiana, si è aperta con un confronto tra parlamentari impegnati nella riforma della RAI all’interno dell’Ottava Commissione del Senato e responsabili di partito, moderato da Duilio Giammaria e presieduto da Barbara Floridia, presidente della Commissione di Vigilanza RAI. L’accento è stato posto sulla necessità di adeguare la governance del servizio pubblico agli standard richiesti dall’European Media Freedom Act, già in vigore da agosto 2025, per evitare all’Italia una procedura d’infrazione europea.

Nel pomeriggio, sotto la presidenza di Luciana Castellina, sono stati sviluppati tre focus tematici sui compiti del servizio pubblico digitale del futuro – Informare, Educare, Divertire – con la presentazione del reportage “Il prezzo della legalità” (Premio Morrione), della ricerca Eutelsat-Tivú “LOCAT” sulla diffusione dei contenuti audiovisivi e del docu-reality Playing Memories, prodotto da Saint Louis College of Music e distribuito da RAIplay. A seguire un documentario di Marco Spagnoli su Bertolucci, prodotto da ARTE, Minerva e RAI doc.

Venerdì 21 novembre, giornata internazionale, si è aperta con i saluti istituzionali dell’ambasciatore di Francia Martin Briens, del presidente di Eurovisioni Michel Boyon, del presidente AGCOM Giacomo Lasorella, del presidente ARCOM Martin Ajdari, del DG del CNC francese Olivier Henrard, del vicepresidente di Confindustria Radio TV Stefano Selli e di Agnès Pleinecassagne per Eutelsat.

Al centro dei lavori, la necessità urgente di una strategia comune per rafforzare la sovranità digitale europea in ambito audiovisivo, rilanciata anche dal Direttore Generale CNECT della Commissione Europea, Roberto Viola, che ha illustrato il contenuto del Digital Omnibus, chiarendo che si tratta di un aggiornamento degli strumenti normativi già esistenti e non di un ridimensionamento dell’ambizione digitale europea. Viola ha inoltre difeso l’impianto del piano Agorà per la riforma del programma MEDIA, che dal 2027 includerà anche editoria e giornalismo, con risorse finanziarie potenziate.

La tavola rotonda sull’intelligenza artificiale, a due anni dall’A.I. Act, ha evidenziato la mancanza di norme specifiche per il settore dei media. I partecipanti – Benoît LoutrelMario De CaroChristophe TardieuCarlo RodomontiViviana De Vincentis – hanno concordato sulla necessità di aggiornare il copyright alla luce delle sfide poste dall’AI. La moderatrice Elisa Giomi, commissaria AGCOM, ha sottolineato come i contenuti mediali siano “merci simboliche che producono senso” e come l’AI modifichi radicalmente il concetto stesso di creatività e originalità. Ha inoltre criticato l’assenza del settore media tra quelli classificati ad alto rischio per l´uso dell´I.A.

Nella sessione sul futuro del servizio pubblico, Eric SchererAmma AsanteStéphane BijouxSara Zanotelli e Karim Ibourki hanno discusso la necessità di un cambiamento strutturale che permetta ai servizi pubblici di trasformarsi in veri e propri media digitali su Internet, capaci di raggiungere le giovani generazioni. Amma Asante, presidente dell’autorità olandese di regolazione audiovisiva, ha evidenziato che in Olanda l’80% dei telespettatori del servizio pubblico ha più di 50 anni, mentre oltre metà dei giovani accede all’informazione solo online.

Durante la sessione dedicata alla misurazione degli ascoltiPaolo LugiatoPeter MatznellerYannick CarriouCarolina LorenzonDiego Ciulli hanno chiesto l’introduzione di metriche europee unificate per il consumo lineare e online di radio e tv. Laura Aria, commissaria AGCOM, ha ricordatoche in Italia è in corso una consultazione pubblica sull’argomento, finalizzata a una proposta condivisa a livello europeo nell’ambito dello European Media Board.

La sessione sulla riforma dei meccanismi di sostegno europei alla produzione audiovisiva, moderata da Mihaela Gavrila, ha visto convergere le posizioni dei rappresentanti di Commissione EuropeaEurimagesCNCEuropean Producers ClubOlivier Henrard ha denunciato le pressioni di interessi americani contro i sistemi europei di sostegno alla produzione audiovisiva, sottolineando la necessità di renderli più efficaci e resilienti nel nuovo contesto digitale. Sulla stessa linea, Giorgio Brugnoni, neo direttore della Direzione Cinema e Audiovisivo del MiC, ha parlato di “piena concordanza di vedute fra Italia e Francia” per un rafforzamento delle politiche comuni.

Nelle conclusioni, il presidente AGCOM Giacomo Lasorella ha evidenziato come la presenza dei vertici delle autorità di regolazione di Italia, Francia, Belgio e Olanda sia il segno tangibile di una volontà politica condivisa di attuare con coerenza l’intero corpus normativo europeo – dal Digital Services Act al Digital Markets Act, dall’AI Act all’European Media Freedom Act – in vista delle prossime riforme, comprese quelle in materia di copyright e direttiva audiovisiva.

La presidente dell’Institut Français Italia Florence Alibert ha annunciato per la primavera 2026 un incontro bilaterale tra Italia e Francia, volto a definire posizioni comuni anche sulle politiche audiovisive da portare in sede europea.

La giornata si è chiusa con l’anteprima delle prime due puntate della nuova serie internazionale Sandokan, presentata da Rai Fiction e Lux Vide, con la partecipazione del regista Jan Michelini e di Giovanni Bernabei (Lux Vide). La versione italiana andrà in onda su Rai Uno dal 1° dicembre in prima serata. La distribuzione internazionale è affidata a Disney Plus, mentre in Francia la serie sarà trasmessa da TF1.

La XXXVIII edizione di Eurovisioni conferma il suo ruolo centrale nel panorama europeo dell’audiovisivo come piattaforma di dibattito strategico e luogo di convergenza tra istituzioni, industria e creatività. Appuntamento al 2026, con nuove sfide e nuovi scenari da affrontare, ancora una volta all’incrocio tra cultura, tecnologia e democrazia.

Redazione