Vision Zero: ecco la proposta

Ecco Vision Zero, la proposta delle associazioni per una mobilità sicura e sostenibile

Legambiente, insieme a Fondazione Guccione, Vivinstrada e Kyoto Club ha presentato una proposta di utilizzo dei fondi per la mobilità in città; per una “Vision Zero” in grado di azzerare il numero delle vittime della strada. Pertanto, si ritiene opportuno iniziare a trasformare la mobilità urbana; a partire dal programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU.

Il nostro Paese, infatti, sembra essere in ritardo sulla pianificazione delle reti di mobilità urbana e della sicurezza stradale in città. Secondo le associazioni, risulta dunque necessario prevedere i giusti investimenti; per mettere al primo posto, nei sistemi di trasporto, le persone e una visione di città che ne ridisegni l’assetto in maniera più sostenibile. Sia dal punto di vista economico, che sanitario e sociale.

In cosa consiste quindi questa proposta?

In sostanza, la proposta per una mobilità in “Vision Zero” si prefigge l’obiettivo di investire 23 miliardi su sicurezza stradale e mobilità sostenibile; trasposto ferroviario regionale; trasporto pubblico locale e sharing. Di questa cifra, 8 miliardi invece sul fondo nazionale per la sicurezza stradale da spendere per riqualificare le strade urbane e le città; oltre a predisporre un piano di formazione e comunicazione per sensibilizzare gli utenti della strada.

Vision Zero vuol dire nuova mobilità; sicurezza stradale; ambiente; democrazia rappresentativa e diretta; rigenerazione urbana; decarbonizzazione. Tra collisioni stradali e inquinamento urbano nel 2019 sono morte più di 83.000 persone. Il costo sociale, sempre secondo i dati ISTAT di quell’anno, risulta pari a 16,9 miliardi di euro; l’1% del pil nazionale. Questo sanguinoso tributo si può evitare semplicemente attivando il dispositivo ISA (Intelligent Speed Adaptation); moderando la velocità con maggiori controlli e la riduzione delle sezioni stradali e della velocità; aumentando il modale share e dissuadendo dall’uso del mezzo privato; rimettendo al centro delle città e della viabilità le persone e non le automobili; al centro della mobilità gli utenti e non i mezzi di trasporto. Tutte iniziative che vanno realizzate quanto prima, non perdendo l’opportunità dei prossimi fondi in arrivo e in discussione”. Così hanno dichiarato le associazioni proponenti.

Un punto di vista certamente condiviso da “Sicurezza e Ambiente“. Difatti, la nostra azienda da tempo è in prima linea nel ridurre gli incidenti stradali causati dalla presenza di liquidi e detriti sul manto stradale. Ma non solo. Grazie a campagne di educazione stradale, da anni siamo molto attivi anche nel sensibilizzare gli utenti al rispetto delle norme relative alla sicurezza stradale; oltre a proporre iniziative negli ambiti della mobilità sostenibile e della salvaguardia ambientale.

Articolo tratto dal blog di Sicurezza e Ambiente

Foto di andreas160578 liberamente tratta da Pixabay