Ucraina: AIxIA chiede regolamentazione sull’IA per fini militari

Riguardo la situazione in Ucraina, AIxIA lancia urgentemente un appello affinché l’Intelligenza Artificiale sia posta al servizio della mediazione e della pace

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale (AIxIA), ripudiando fermamente la guerra e qualsivoglia forma di violenza e offesa alle libertà dei popoli, esprime la sua forte preoccupazione per quanto sta avvenendo in questi giorni in Ucraina.

In coerenza con la propria visione che indirizza i progressi scientifici, in particolare nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale, verso un modello di sviluppo attento alle persone e al pianeta, e che sia teso al miglioramento della società in cui viviamo e al consolidamento dei diritti umani e delle libertà fondamentali, l’AIxIA:

  • si associa all’appello del Segretario generale delle Nazioni Unite del 23 febbraio sul rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite e sulla necessità di stabilire un immediato cessate il fuoco e di intraprendere la via del dialogo e del negoziato;
  • esprime piena solidarietà alla comunità scientifica ucraina e all’intera popolazione;
  • plaude agli sforzi di coloro che si stanno spendendo convintamente e attivamente per affermare le ragioni della pace;  
  • invita le proprie associate e i propri associati a sensibilizzare le università, i centri di ricerca e le imprese in cui lavorano a offrire ospitalità a ricercatrici e ricercatori e a studentesse e studenti in fuga dall’Ucraina;  
  • sottolinea, infine, l’angosciante attualità di portare in tempi rapidi a concretezza la riflessione attualmente in atto a livello internazionale sull’utilizzo delle tecnologie di Intelligenza Artificiale per fini militari, includendo anche quelle orientate a promuovere campagne di disinformazione; in particolare, auspica la definizione di regolamentazioni condivise per la messa al bando delle armi autonome e dei cosiddetti “killer robots”, che costituiscono una grave minaccia per il rispetto delle norme del diritto internazionale umanitario.

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Michele Mattei

Nato a Tivoli nel 1994, dopo il diploma di maturità scientifica si è laureato in Comunicazione Pubblica e d’Impresa e in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo presso la facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Appassionato di storia e di sostenibilità, attualmente scrive articoli per diverse testate e si occupa di volontariato con il Servizio Civile Nazionale in ambito sociale, culturale e ambientale.