Successo per i giovani artisti romani che espongono a Malta

L’evento

Grande successo per i giovani artisti romani, in trasferta a Malta in occasione della mostra “Ipostasi”, una kermesse che ha radunato, nel piccolo arcipelago del Mediterraneo, 7 artisti capitolini lo scorso 25 maggio.

Così, incastonati nella prestigiosa cornice della Società Dante Alighieri di La Valletta, circa 100 persone tra studiosi, amanti d’arte o semplici curiosi si sono alternati tra gli ambienti allestiti dall’organizzazione per ammirare le opere di Giorgia Grassi, Marcello del Prato, Francesco Misiti, Issachar, Giovanni Lo Castro, Claudia Montesi e Pierre Peroncini. Hanno collaborato, per la riuscita dell’evento, la giovane scrittrice Eléna Geo Stoilova (che ha curato il testo critico) e l’artista Giovanni Lo Castro (che ha seguito anche la comunicazione).

Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, la mostra si è potuta fregiare anche della visita di Keith Sciberras, critico d’arte, esperto mondiale di Caravaggio, della cultura barocca romana e della pittura barocca, che si è mostrato entusiasta delle numerose e pregevoli opere esposte.

Giovani artisti romani a Malta – “Ipostasi”

Nel linguaggio filosofico, Ipostasi è quanto si usufruisce di una propria consistenza al di là del fluire fenomenico (lat. substantia); quindi, la sostanza, la natura da cui sgorgano le proprietà d’una cosa. Il nome proviene dal bisogno di una mobilitazione, l’urgenza di uscire fuori dalla sospensione emotiva e creativa generata dalla pandemia globale.

Con la mostra si vuole dare a quei giovani una nuova opportunità, la possibilità di dare spazio alla loro creatività in quel palcoscenico europeo che per troppo tempo gli è stato negato.

Obiettivo della mostra

La recente pandemia ha limitato enormemente le possibilità di espressione e di confronto soprattutto dei giovani, quei giovani che un tempo erano proiettati in un futuro internazionale senza paura di restrizioni fisiche sia di spazi che di contatti umani, la c.d. generazione “Erasmus”.

La contingenza pandemica ha indubbiamente contribuito alla creazione di traumi ma, al contempo, ha suscitato nei giovani un senso di rivalsa rispetto al loro futuro, dando spazio ad una enorme voglia di esprimersi, di mettersi in gioco e riconsiderare anche la propria vita pre-pandemia.

Patrocini, organizzatori e partner

La mostra è stata organizzata da Italiani.it – il portale degli Italiani nel mondo che raccontano le meraviglie del Bel Paese in collaborazione con il CESC – Centro Europeo Studi Culturali, che da anni si occupa di comunicazione e diffusione della cultura italiana a livello internazionale e QuiMalta.eu – partner tecnico. L’iniziativa è stata patrocinata, oltre che dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, anche dall’Istituto Italiano di Cultura a La Valletta e dalla Confederazione Italiana di Unione delle professioni intellettuali.

La dottoressa Gabriella Àncora, Presidente della CIU-Unionquadri, si è detta soddisfatta della riuscita dell’evento di La Valletta, che ha registrato un grande successo. CIU, a conferma del suo impegno verso l’arte e la cultura, era intervenuta pochi giorni fa anche alla Conferenza Stampa di presentazione della Settima Edizione di Rome Art Week.

La Àncora, a margine dell’incontro, ha dichiarato: “Le libere professioni e le professioni intellettuali nonchè tutti coloro che operano nel mondo della cultura sono i riferimenti di un mondo del lavoro in continua evoluzione e in profonda trasformazione. Chi si occupa di arte e cultura rappresenta un settore strategico per l’occupazione al centro di un dibattito nazionale ed europeo che la CIU-Unionquadri sta portando presso le sedi del CNEL e del CESE in modo costante, al fine di meglio comprendere e definire inquadramento e tutele.”

Paola Stranges di italiani.it ha aggiunto: “Siamo lieti di aver organizzato questa iniziativa attraverso italiani.it per diffondere la cultura italiana nel mondo. Siamo una rete capace di connettere decine di migliaia di italiani sparsi in tutti i continenti raccontando storie, notizie ed eventi e la storia di questi sette giovani artisti ci ha colpito sin dal primo giorno e abbiamo sentito la necessità di dargli il giusto spazio. Da poco abbiamo dato vita all’Accademia Internazionale della Cultura Italiana: un’istituzione di alta formazione nata per promuovere, salvaguardare e diffondere la lingua italiana nel mondo. L’unione delle arti e l’utilizzo delle immagini aiuterà a promuovere l’italianità di cui siamo dei portavoce.”