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“Anche la matita se n’è accorta – Esercizi per non estinguersi” di Monsieur David

“Anche la matita se n’è accorta – Esercizi per non estinguersi” di Monsieur David

“Anche la matita se n’è accorta” è molto più di un semplice libro illustrato: è un invito a rallentare, osservare, riflettere. In un’epoca dominata dalla fretta e dalla distrazione, Monsieur David ci offre uno spazio per fermarci e riconnetterci con la nostra voce interiore. Ogni pagina è accompagnata da un’immagine evocativa e da una frase poetica che stimola il lettore a scrivere la propria storia, rendendolo co-autore del libro stesso. Le illustrazioni diventano così chiavi di accesso alla memoria, al sentire, alla consapevolezza. Il libro non va semplicemente letto: va attraversato, ascoltato, abitato. Un esercizio di presenza, un rituale visivo che riconsegna all’immagine un potere narrativo e meditativo.

L’autore

Monsieur David, al secolo Davide Rausa, nasce a Torino da padre siciliano e madre francese. Fin da giovane coltiva un rapporto profondo con il padre Vincenzo, con cui condivide l’interesse per la filosofia e l’astrologia. Dopo aver svolto il servizio militare, intraprende un lungo percorso artistico nei villaggi turistici, dove apprende le basi del teatro e dell’intrattenimento. Autodidatta e innovatore, si specializza nel teatro fisico-musicale, in particolare nel “teatro dei piedi e delle mani”, disciplina che lo ha reso celebre e pluripremiato in Italia e all’estero. I suoi spettacoli lo hanno portato su palchi nazionali e internazionali, inclusi programmi RAI, Mediaset e festival come il Beijing International Puppets. Recentemente, ha iniziato a illustrare con lo scopo di risvegliare le coscienze e contribuire alla nascita di un mondo più armonico e consapevole.

La prefazione

La prefazione del libro “Anche la matita se n’è accorta” è firmata da Antonio Rezza, artista e pensatore radicale, che apre le danze con un testo denso, provocatorio, filosofico. Rezza riflette sul potere dell’immagine e sull’illusione della narrazione imposta: secondo lui, ogni forma estetica — una nuvola, un disegno, una linea — ha senso solo se interpretata liberamente, al di là delle convenzioni. La scrittura non serve a raccontare, ma a scardinare certezze. Il vero cambiamento, dice Rezza, non nasce dalla speranza ma dalla rottura degli schemi. In questo contesto, l’opera di Monsieur David diventa uno spazio aperto dove ogni lettore può proiettare se stesso, senza compromessi, senza filtri, accogliendo la verità che emerge dal dettaglio. La prefazione, intensa e spiazzante, mette in guardia contro le narrazioni preconfezionate e ci invita a guardare — davvero guardare — dentro e fuori di noi.

Il libro

Il libro “Anche la matita se n’è accorta – Esercizi per non estinguersi” si presenta come un’opera fuori dagli schemi, un ibrido poetico e visivo che coniuga arte, introspezione e partecipazione. Non è un semplice libro illustrato, ma un viaggio attraverso immagini evocative e pensieri sospesi, che stimolano nel lettore un processo di risveglio interiore. Ogni pagina è composta da un disegno suggestivo accompagnato da una breve frase o aforisma — spesso filosofico, a volte spirituale, sempre aperto all’interpretazione personale. Accanto a ogni immagine, c’è uno spazio bianco: un invito esplicito a scrivere, a raccontare, a lasciar emergere quella “piccola storia” che l’illustrazione risveglia dentro ciascuno di noi.

Il libro si struttura così come una forma di dialogo silenzioso tra autore e lettore, dove l’immagine non è solo arte visiva, ma catalizzatore di memoria, emozioni e intuizioni. Le illustrazioni non raccontano mai qualcosa in modo diretto: sono simboliche, a tratti oniriche, dense di significati impliciti. In un mondo dove tutto viene spiegato e decodificato troppo in fretta, “Anche la matita se n’è accorta” chiede invece di sostare, di osservare in silenzio, di permettere alle cose di emergere da sole. Il lettore non è spettatore passivo, ma attivo co-creatore di senso, chiamato a fermarsi, respirare, riflettere, scrivere. Questo approccio rende ogni copia del libro un’opera unica, un diario esperienziale che muta a seconda di chi lo attraversa.

Molti dei testi accanto alle immagini aprono spiragli profondi sul mondo interiore. Si parla di coscienza, identità, responsabilità personale, osservazione, trasformazione. Alcune frasi toccano l’esistenza in modo diretto — come “Scegliendo qualcuno che agisce per me ho già sospeso il mio cammino” — altre sono quasi koan zen, come “Tu sei il cubetto di ghiaccio nel bicchiere e quando svanisce sei diventato l’oceano”. Sono parole che costringono a pensare, a spostare lo sguardo, a ridisegnare ciò che si credeva noto. E poi, tra le righe, un tema ricorrente: la connessione profonda con la vita, con l’universo, con ciò che è oltre la superficie. L’autore invita a non trascurare nulla, a cogliere i segnali sottili, a riscoprire il valore della presenza.

Infine, c’è un’intenzione più grande che abita questo libro: riportare l’essere umano al centro del proprio sentire. In un tempo che anestetizza la percezione e la consapevolezza con stimoli continui, Monsieur David offre uno strumento delicato ma potente per rieducarsi all’attenzione e alla meraviglia. Il titolo stesso, “Anche la matita se n’è accorta”, è emblematico: persino l’oggetto più semplice, se osservato con la giusta consapevolezza, può rivelare qualcosa di importante. Il libro si fa così atto poetico, atto politico, atto spirituale. Un piccolo manifesto di resistenza alla distrazione, alla superficialità, all’estinzione dell’anima.

In definitiva, è un libro da leggere, rileggere, scrivere, abitare. Un oggetto che vive nel tempo, che cambia forma con chi lo tocca. Un esercizio continuo di ascolto, per non estinguersi.

Redazione