I giovani e il mondo della multimedialità nell’arte

Le mostre multimediali rappresentano oggi una preziosa risorsa, con il fine di promuovere il patrimonio artistico e culturale in maniera innovativa; infatti, sono un settore in rapida crescita.

All’uopo, occorre distinguere tra mostre che hanno:

  1. La multimedialità e la tecnologia come contenuto (realtà virtuale utilizzata come opera d’arte e via dicendo);
  2. Le mostre che hanno, invece, la multimedialità e la tecnologia come mezzo e strumento per capire e interpretare meglio, per divertirsi di più, per incrementare l’attenzione e per coinvolgere più pubblico, soprattutto i giovani avvicinandoli all’arte con un approccio innovativo;

A riguardo, le Amministrazioni potrebbero prestare – sempre più – una maggiore attenzione a questo specifico settore di ricerca e produzione.

Gli OBIETTIVI sono creare nuove esperienze e sensazioni, interazioni e non ultimo opportunità di lavoro e crescita economica.

Tutti concetti relativamente nuovi, se applicati a una mostra, ma tutti concetti che hanno un unico, semplice, target: il coinvolgimento, e soprattutto stimolare e avvicinare sempre di più i giovani al mondo dell’arte.

Proviamo a domandarci:

  • Come aumentare il coinvolgimento delle persone?
  • Come carpire l’attenzione di un pubblico distratto dalla bellezza artistica?
  • Come avvicinare i più giovani, i nativi digitali, a una mostra d’arte o semplicemente a visitare un museo?

La sfida in definitiva è questa ed è straordinariamente interessante analizzare chi sta cercando di intraprenderla.

Questo settore, infatti, è interessante e culturalmente e artisticamente rilevante e, inoltre, ha anche una grande potenzialità per aumentare i visitatori dei musei, andando a toccare persone che proprio grazie alla tecnologia potranno vivere nuove esperienze.

Alla luce di quanto detto sono convinto che questo settore possa diventare strategico per il sistema Paese; in Italia abbiamo le competenze, c’è la capacità ideativa, c’è il know-how, c’è la creatività necessaria, basta pensare all’aumento esponenziale delle Start Up in questi ultimi anni.

L’Italia può essere, insomma, il posto per chi vuole investire in questi applicativi che, giocoforza, saranno sempre più richiesti dai musei e dagli organizzatori di mostre e che potranno creare anche nuovi posti di lavoro.

L’Italia tutta, basti pensare a Roma, Firenze, Venezia, ecc., può e deve essere il luogo dove questi strumenti trovano un’ampia e compiuta applicazione.

La tecnologia può essere utilizzata anche per valorizzare anche l’ARCHEOLOGIA: basta pensare al – Foro di Cesare e Foro di Augusto – dove gli spettatori sono stati accompagnati dalla voce narrante di Piero Angela e da Magnifici filmati e ricostruzioni che mostravano i luoghi così come si presentavano nell’antica Roma; un grande successo di pubblico.

Articolo di Marco Rudi