Senato: no a prodotti in plastica monouso non compostabili

Legambiente: “Nuovo passo in avanti a tutela di economia circolare, chimica verde e biodiversità marina. Il Senato approvi presto anche la Legge Salvamare”

“Finalmente un altro passo in avanti contro la plastica usa e getta e i rifiuti che soffocano il nostro mare”. Così Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, commenta soddisfatto l’approvazione in Senato della misura che vieterà alcuni prodotti in plastica monouso, nell’ambito del Ddl delegazione europea.

Un divieto che, a differenza della formulazione europea, oltre a posate, piatti e cannucce, include anche i bicchieri. La misura dovrà essere inserita nel decreto di recepimento della direttiva Ue 2019/904 sui prodotti in plastica monouso che il governo italiano dovrà emanare entro il 3 luglio 2021. Come emerge anche dall’indagine Beach Litter, infatti, ben il 49% dei rifiuti per il consumo e l’asporto di cibo e bevande monitorati sulle spiagge italiane è costituito proprio dai bicchieri di plastica monouso.

La misura approvata qualche giorno fa in Senato prevede inoltre che tutti i prodotti di plastica monouso oggetto del bando europeo possano essere realizzati soltanto in materiale compostabile. Si valorizza così la leadership italiana nell’ambito della filiera della chimica verde, grazie all’emendamento del senatore Andrea Ferrazzi.

“È una nuova grande vittoria di Legambiente che in questi anni ha lavorato alacremente per ottenere importanti risultati. Ad esempio le norme che hanno bandito manufatti in plastica quali i sacchi per l’asporto merci, i cotton fioc e le microplastiche nei prodotti cosmetici da risciacquo. Siamo sulla strada giusta. Serve ora che anche la Camera approvi al più presto questa nuova misura a vantaggio della biodiversità marina, dell’economia circolare e della lotta agli sprechi. Al contempo, chiediamo che il Senato sia altrettanto veloce per quanto concerne la Legge Salvamare, che consentirebbe anche ai pescatori di fare la loro parte e di riportare a terra i rifiuti pescati accidentalmente. Il mare la aspetta da tempo”. Così conclude la sua riflessione Stefano Ciafani.

Foto di PublicCo liberamente tratta da Pixabay

Michele Mattei

Nato a Tivoli nel 1994, dopo il diploma di maturità scientifica si è laureato in Comunicazione Pubblica e d’Impresa e in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo presso la facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Appassionato di storia e di sostenibilità, attualmente scrive articoli per diverse testate e si occupa di volontariato con il Servizio Civile Nazionale in ambito sociale, culturale e ambientale.